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contratto di lavoro

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contratto di lavoro - nei commenti

Canile: Laura Sau parla di cifre - 17 Novembre 2014 - 10:22

Ignoranza, pressapochismo e...malafede???
Faccia un corso accelerato di ragioneria e presenti i bilanci annuali com il dettaglio delle singole voci e poi tireremo le conclusioni come cittadini se un servizio è più o meno oneroso. La salvaguardia dei posti di lavoro a quanto si evince dalla sua difesa ad oltranza non esiste. La tutela degli animali domestici va oltre le considerazioni economiche. Perchè non prpone l'adozione a pagamento? Per 120 € al mese adotto immediatamente un cane e voi risparmiate il 50% dei costi! A s canile serio uo tempo a Milano il sindaco Pillitteri dava 30.000 lire agli anziani che adottavano un cane. Un canile serio deve prevedere oltre un servizio di accoglienza per il privato anche il ricupero dei cani persi o randagi. Già che c'è faccia un contratto con la Protezione civile e i Vigili del fuoco!

Ex Camera del Lavoro demolita entro 2014 - 7 Novembre 2014 - 14:03

Annuncite?
Chi ha dichiarato che si farà entro il 2014? perchè ricordo bene un sindaco in seduta comunale, la prima delle 2 di settimana scorsa , il quale affermava che entro 5 gg dalla eventuale firma del contratto si sarebbe abbattuto l'edificio. dico questo in quanto sembrava di un'urgenza estrema l'abbattimento, se così non sarà forse mettere a gara l'abbattimento della ex camera del lavoro e la ristrutturazione dell'attuale sede del provvedirato agli studi per insediare la farmacia comunale, non sarebbe stata una cattiva idea e forse garantire ad altre imprese in tempi di crisi di poter partecipare al bando sarebbe stato un atto dovuto per trasparenza e magari con un risparmio per le casse comunali, casse che potevano essere rimpinguate dal pagamento in moneta sonante da parte della ditta privilegiata da questa operazione

Job Act: l'ordine del giorno approvato - 3 Novembre 2014 - 10:33

signor Robi
lungi da me farle cambiare idea ,questa mia solo per sottolineare che ho profondi dubbi che le cause per licenziamenti illegittimi durino anni . A quanto mi risulta si fanno sempre con urgenza Comunque questo è quello che succede negli altri paesi facenti parte della UE e non dell'ex patto di Varsavia : Francia L'ordine di reintegro è ammesso ma non può essere imposto. La somma del risarcimento per il lavoratore va da un minimo di 6 mensilità a oltre 24. In alcuni casi è prevista anche un’indennità che varia in base al danno subito. Regno Unito Nessun diritto di reintegro. Il risarcimento prevede un rimborso base pari a 6600 sterline, un importo compensatorio di 12mila sterline ed eventualmente degli importi speciali. L'unico caso in cui è ammessa il reintegro del lavoratore è quella di licenziamento per "motivo illecito", come la discriminazione per motivi politici o razziali. Spagna Per l'attuale legge spagnola l'ordine di reintegro è facoltativo. Il datore di lavoro può optare per il risarcimento al lavoratore tramite un'indennità pari a 33 giornate lavorative per ogni anno di anzianità, più gli arretrati. Nel corso dei primi 12 mesi di lavoro entrambe le parti possono recedere liberamente il contratto. Portogallo Reintegrare il lavoratore licenziato ingiustamente è obbligatorio per il datore di lavoro. La decisione del giudice è basata su un'analisi dei costi connessi con la (prevista) riorganizzazione aziendale e dei benefici economici che l’azienda trae dal licenziamento. Il dipendente può scegliere tra il reintegro e il pagamento delle mensilità arretrate, o un'indennità pari a una mensilità per ogni anno di servizio. Grecia Anche in questo paese è ammesso l'ordine di reintegro. Il risarcimento per il lavoratore, inoltre, è un’indennità per il periodo tra la data del licenziamento e la decisione del giudice. Il giudice deve valutare la legittimità del licenziamento in base al giudizio sul bilanciamento tra esigenze dell'impresa e del lavoratore. Olanda Il datore di lavoro può scegliere se reintegrare il lavoratore o in alternativa versargli un'indennità. Qui il datore di lavoro che intende licenziare deve però sottoporsi preventivamente a un’autorizzazione amministrativa finalizzata a vagliare la "ragionevolezza" del recesso. Austria Quando una persona è licenziata ingiustamente, il datore di lavoro è obbligato a reintegrarla e a pagare un risarcimento, comprensivo della liquidazione e di una somma uguale allo stipendio che avrebbe dovuto essere percepito nel periodo tra il licenziamento e la conclusione legale del caso. Il giudice è però tenuto a valutare la legittimità del licenziamento in base ad un giudizio di 'bilanciamento' tra le esigenze dell’impresa e l'interesse del lavoratore a mantenere il posto di lavoro. Belgio In questo Paese non esiste per il lavoratore il diritto al reintegro, pur essendo quest'ultimo possibile, ma al risarcimento, che comprende il periodo di preavviso e un rimborso danni pari a sei mensilità. Danimarca La legge danese ammette l’ordine di reintegro del lavoratore licenziato ingiustamente e stabilisce un risarcimento pari a un anno di retribuzione. Svezia Il licenziamento può avvenire solo per grave disobbedienza o per ristrutturazione dell'azienda. Il giudice può imporre il reintegro o il risarcimento dei danni più le retribuzioni maturate dal momento del licenziamento fino al termine della sentenza. Se il datore di lavoro nega il reintegro deve corrispondere un'indennità che va da 16 a 48 mensilità. Il lavoratore licenziato ha la priorità nelle nuove assunzioni. bisogna ricordare che le nazioni appartenenti all’Ue rispondeno all’articolo 30 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, che è stata resa fonte giuridicamente vincolante in seguito all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. In particolare l’articolo 30 stabilisce che: “Ogni lavoratore ha il diritto alla tutela contro ogni licenziamento ingiustificato, conformemente al diritto comunitario e a

Job Act: l'ordine del giorno approvato - 2 Novembre 2014 - 17:27

Il documento dice altro
Dott. Tartari, Mi va bene la Sua spiegazione, ma fino ad un certo punto. Il documento di di Gregorio dice testualmente "l’intento del Governo e della sua maggioranza di voler smantellare definitivamente il sistema di tutele previste dallo Statuto dei lavoratori, senza che ciò produca vantaggi alle imprese e al mercato, anzi produrrà molto danno" e ancora "’introduzione del contratto di lavoro a tutele crescenti viene utilizzato per demolire lo Statuto dei lavoratori, di cui alla legge n. 300 del 1970, cancellando nei fatti l'art. 18, abrogando il divieto di controllo a distanza dei lavoratori e abrogando il divieto di demansionamento;". Non mi pare sia particolarmente favorevole allo Job act. Inoltre il dualismo tra precari e stabilizzati esiste appunto per norme come l'art. 18 e, come giustamente dice Lei, di un mercato del lavoro (il termine non mi pare offensivo) delirante. E questo grazie o per colpa anche dei sindacati, che non hanno mai considerato i precari per un semplice conteggio di tessere. Piuttosto ora vedo che nel Pd nazionale siamo alla resa dei conti, con Renzi che punta alla scissione dalla sinistra del partito. Per me è una buona cosa, ma pone seri rischi anche a livello locale. La votazione sullo job act a Verbania ne è la dimostrazione plastica. Più che le dimissioni degli assessori e il canile, ora vedo un serio rischio per la maggioranza e per la Giunta di spaccatura interna proprio per questo motivo.

Job Act: l'ordine del giorno approvato - 2 Novembre 2014 - 15:30

nel merito
Il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, proposto nel "Jobs Act" insieme alla riduzione, semplificazione e sburocratizzazione delle forme contrattuali, è il frutto di anni di lavoro e confronto tra giuslavoristi italiani ed europei. La proposta del Governo deriva dall'esperienza danese socialdemocratica della "flexsecurity", che garantisce uguaglianza tra tutti i lavoratori, indipendentemente dalla natura o dimensione dell'azienda. Il fenomeno da Lei indicato è emblematico di un mondo ("mercato" è un termine a me sgradito) del lavoro fonte di dualismo tra lavoratori tutelati e precari, immorale ed insostenibile che deve cambiare. Il documento che abbiamo votato non è contro al Jobs Act ma è piuttosto un invito a porre attenzione ad elementi chiari e legittimi di diritto del lavoro.

Canile: sulle cifre di Sau, Loredana Brizio puntualizza - 5 Ottobre 2014 - 12:02

dati oggettivi
Lettera ASL ( Sanità pubblica veterinaria) prot. n.57799/14 " i cani presenti all'inizio del 2010 erano 65, attualmente sono 57", e ancora " alla luce dei sopralluoghi effettuati si sono rilevate condizioni di manutenzione ed igieniche idonee, mentre per quelle strutturali si richiamano le precedenti comunicazioni inviate al comune di Verbania quale ente proprietario". Mi pare estremamente anomalo che in consiglio comunale la Sig.ra Sau, pur avendo ricevuto queste risposte, poichè la lettera era in risposta alla Sua Prot. n. 54544/14 ASL VCO, abbia letto i dati forniti dal dirigente Brignardello, ossia il dirigente contestato per questo affidamento illegittimo. (potete setire la registrazione consiglio comunale u.s. dichiara che sono del dirigente Brignardello) Io, sapendo di questa richiesta inoltrata dal Presidente Sau, ho chiesto una copia all'ASL, per capire l'effettivo numero di cani che in media sono presenti nel canile e fare il conto di quanto ci costerà con la gestione di Adigest. Quindi in effetti come espone sopra il Presidente Brizio, circa 273.000 € l'anno: cifre ben più incisive di quelle che ci ha voluto propinare Sau e Sindaco in consiglio comunale, con il giochino di moltiplicare 94.000 per quattro anni e mezzo. Può essere vero quello che dice il consigliere di Gregorio circa il fatto che il contratto non è stato ancora redatto e siglato e che Adigest, stando ai dati di bando potrà ricevere solo 58.800 + iva, ma è anche vero che l'Adigest SRL è in possesso di una lettera del dirigente che assicura € 7,50 + iva al giorno per cane senza padrone ( documento mostrato a tutti in commissione), e come SRL faranno valere quel documento per ottenere quanto promesso in trattativa. ( insomma se fanno causa , questi la vincono). Altra anomalia, perchè il PD si rende corresponsabile di qualcosa di cui è responsabile solo il dirigente, perchè non bloccano tutto, visto che il contratto non è stato ancora firmato? Il Sindaco può annullare in autotutela la Determina dirigenziale (diritto Amministrativo), il Presidente Brizio, presentando il ricorso in autotutela, ha dato la possibilità all'amministrazione di uscire da questa situazione sconveniente per tutti. Se invece dovesse avverarsi l'ipotesi prospettata dal consigliere digregorio, ossia una gestione a fronte di soli € 58800+ iva, allora non essendo una somma succiciente nemmeno per pagare gli stipendi ai tre dipendenti, dovremo aspettarci che qualcuno perda il posto di lavoro ed un canile gestito male. Infatti non è possibile che si prospetti la costruzione di un area adiacente, come ci vuol far credere il dirigente, per creare una pensione per cani, che potrebbe far derivare ulteriori guadagni per Adigest, poichè quell'area è sotto vincolo idrogeologico, e quindi non si può ottenere permesso a costruire. ( per altro, come mi hanno riferito c/o Als, non si possono ospitare cani di privati, in un canile dove si opitano cani randagi, bisogna creare una zona separata) Se poi il dirigente riuscirà a bypassare anche il vincolo idrogeologico, allora questa sarà un'altra storia......

PdcI sulla variante di bilancio per lavoro interinale - 1 Ottobre 2014 - 14:26

per chiarezza
Per fare chiarezza: La variazione di bilancio riguardava lo spostamento (storno di fondi) di 15.000 euroda un capitolo già esistente in bilancio, la cui dicitura era "assunzione di personale a tempo determinato" a favore dell' istituzione di un nuovo capitolo " assunzione di personale interinale. Quindi dal punto di vista dalla somma a disposizione non cambia nulla. Cambia invece come vengono assunte le persone e il tipo di contratto applicato. Nel primo caso hanno lo stesso contratto dei dipendenti pubblici e vengono scelti da apposite graduatorie; nel secondo caso e una agenzia ( che prende i soldi per l'intermediazione) e affitta il lavoro applicando contratti capestro. Nel secondo caso è generalmente l'ente che fa la "CHAMATA" che sceglie chi assumere !!!!! E mi pare una grandissima differenza...mica baubau miciomicio.....

M5S torna sul porto turistico - 10 Settembre 2014 - 19:14

un disastro annunciato ed evitabile, ecco le prove
Porto turistico di Villa Taranto, un disastro annunciato ma..evitabile. A Verbania, c'è un problema sotto gli occhi di tutti, qualcosa che non può essere ignorato, nonostante l'assordante silenzio con il quale la vicenda viene trattata . Al turista che giunge in città, accanto al parcheggio antistante i Giardini di Villa Taranto, si offre uno spettacolo di devastazione e abbandono, tra pontili semi affondati, cataste di detriti e spazzatura. Stiamo parlando di quello che resta del porto turistico. Un disastro che affonda le sue radici non solo nell'infausta notte tra il 10 e l'11 ottobre 2013, quando il temibile vento di Marenca, con raffiche a quasi quaranta nodi ha dato "il colpo di grazia" ad una struttura già pesantemente provata da precedenti eventi atmosferici, ma, appunto, nella sua pluriennale storia, risalente al 2000. Si potrebbe parlare quindi della scelta del sito, a detta di tutti i residenti inadatto alla costruzione del porto, proprio perché esposto alla furia distruttiva del vento da Nord Est, si potrebbe parlare del fondale melmoso e profondissimo (35- 40 metri) su cui è estremamente difficoltoso ancorare i pontili galleggianti, si potrebbe parlare di un contratto di concessione con un canone ridicolmente basso (al limite dell'esposto alla Corte dei Conti per danno erariale), oppure ancora, dei lavori di miglioramento dell'area portuale pattuiti sul contratto e solo in minima parte realizzati dal concessionario, delle carenze nella manutenzione, ma sarebbe una storia troppo lunga. Occorre invece che la cittadinanza sappia che lo scempio del porto poteva essere evitato, che i milioni di euro che verranno spesi per rimediare al disastro, che gli ulteriori soldi (altri milioni) che verranno spesi per risarcire i proprietari delle barche affondate, avrebbero potuto essere risparmiati. Dalla lettura dei documenti contrattuali, dalle relazioni indipendenti di prestigiose Università, dalla consultazione delle ordinanze disattese, si comprende come, già a marzo 2013, cinque mesi prima del disastro, i pontili dovevano essere sgombrati per il palese ammaloramento delle opere galleggianti. Perché non si è attuata l'ordinanza, perché il concessionario, come se nulla fosse, ha continuato a farsi pagare i diritti di ormeggio dagli ignari proprietari delle barche? Ma, soprattutto, perché il Comune " ..ordina sgombero e divieto di approdo, ormeggio e accesso da terra ai pontili*** .."del porto e poi non si preoccupa di controllare se la disposizione e' stata eseguita? (***Vedi Ord. N DST/DEM/34/2013 del 08/03/2013) A questo punto è opportuno dire che tutto quanto scritto in questa sede non è frutto di considerazioni personali, ma scaturisce dalla semplice lettura dei documenti a disposizione di ogni cittadino tramite una semplice richiesta di accesso agli atti pubblici. Questo per mettere in evidenza che la vicenda del porto è sotto gli occhi di tutti, cittadini e amministratori, da molto tempo. Come al solito però c'è voluto un disastro, fortunatamente senza morti e feriti, perché se ne parlasse. A questo proposito bisogna riconoscere che l'unica voce a chiedere con forza che venga fatta chiarezza in materia, e' stata quello del Movimento 5 Stelle, con un'interpellanza in Consiglio Comunale, alla quale è stato risposto, tra l'altro, che l'ordinanza in questione non vieta nulla, facendo sorgere il legittimo dubbio che gli attuali amministratori si siano presi almeno il disturbo di leggerla, visto che il divieto è evidenziato addirittura in grassetto nel testo originale!! Concludendo, la vicenda, pur nella sua complessità, solleva parecchi interrogativi a cui l'attuale Sindaco e la sua squadra, che per la verità ereditano problematiche nate molto tempo fa, devono dare risposte. Risposte, tuttavia, che non possono non tenere conto di come un bene pubblico, una potenziale fonte di ricchezza e lavoro per il nostro territorio, sia stata gestita in passato e se, sopratutto, chi l'ha gestita sia ancora meritevole di proseguire il rapporto di concessione, se merita ancora la fiducia dell

Porto Turistico, dialogo Regione Piemonte - Comune di Verbania - 6 Settembre 2014 - 07:24

si al porto turistico no al gestore
mi sembra ovvio che tutti i cittadini che hanno a cuore lo sviluppo di questa citta' depressa vogliano la ricostruzione del porto . ma non ridiamolo a questo gestore !!!! disdiciamo il contratto di appalto che per mille ragioni puo' essere chiuso / revocato / disdetto senza problemi data la molteplicita' di regole infrante e che lo gestisca direttamente il comune. accidenti se ci mettiamo i soldi (oneri) almeno prendiamoci gli utili (onori). il comune potrebbe introitare una bella cifra tra posti barca ed affitto della pizzeria pascale e nonincassare solo quella ridicola cifra definita nel contratto di appalto . ci saranno almeno 400/500 mila euro di fatturato solo per posti barca? ' io dico di si'. e poi il comune potrebbe assumere delle persone per la conduzione dell'opera turistica. magari potrebbe assumere delle persone 40/50 enni in mobilita' che non troveranno mai piu' lavoro. cosi' la citta' darebbe un segnale di attenzione verso questa categoria di concittadini sfortunati dandogli lavoro e dignita' e non solo sussidi. fatti e non solo parole!!! grazie per l'attenzione

M5S: Guardia di Finanza al Canile - 1 Settembre 2014 - 04:50

x Armando
Rispiego: il DURC lo richiede il comune e se non è agli atti non è colpa della ditta e fin qui allora siamo d'accordo. A gara vinta, il comune l'avrà richiesto all'INPS. Nell'attesa di riceverlo lasciamo morire i cani di fame? direi di no, immagino che il comune avrà affidato temporaneamente l'incarico, riferendosi all'aggiudicazione della gara d'appalto, in attesa di ricevere i vari documenti dai vari enti la cui tempistica può arrivare anche a 6 mesi. Qui non si tratta di pennellare la facciata del comune dove si può tranquillamente attendere di avere tutta la documentazione ma si deve garantire la continuità del servizio. Quindi, anche in attesa della documentazione, si affida provvisoriamente l'incarico. Magari basandosi sulle AUTOCERTIFICAZIONI presentate per partecipare alla gara. (Leggere mio posto 31/8 13:24) Ipotizziamo che poi il DURC sia negativo? Problemi di Adigest. Non verrà firmato il contratto e rischia anche di non poter prendere i soldi per il lavoro svolto.

M5S: Guardia di Finanza al Canile - 31 Agosto 2014 - 16:14

Ignoranza
Caro Pedretti si senta l'udio del consiglio Comunale il 25 agosto e sentirà che l'assessore Iraca ammette che stanno aspettando ancora i documenti, il Durc lo deve fornire la ditta appaltante, io lavoro con lo stato e quando prendo appalti devo fornire il Durc, ci pensa la mia commercialista, e non firmo il contratto fino a quando non ho consegnato tutto, non mi è mai capitato il contrario, le autocertificazione le consegno in fase di gara. Adesso non spariamole più per cortesia. Il rosso non e' nero, la donna non è uomo e il freddo non è caldo.

In manette il capo della gang di spacciatori di Intra - 13 Agosto 2014 - 09:43

spacciatori
Come più volte ribadito, se questa gente, anche minorenne, si fosse comportata così nel loro paese d'origine li avrebbero messi in galera gettando la chiave. Qui sanno che la giustizia è come un colabrodo ed è bello farsi giudicare come nel paese dei balocchi. Un altro esempio: a Domodossola ci sono dei nord africano che arrivano e si piazzano nel parcheggio a pagamento dell'ospedale (naturalmente senza pagare), aprono le porte di furgoni disastrati e fatiscenti dove dentro c'è ogni genere di vestito che vendono senza scontrini, ma quel che è peggio, non hanno fatture, bolle e nemmeno l'autorizzazione per l'occupazione; bhè, pensate che a questi la giustizia gli fa qualcosa? poi però vanno a controllare o se la vanno a prendere con chi è regolare e paga e registra tutto. ecco perchè sta gente delinque ed evade in Italia. Una sola domanda, che tutti dovremmo girare a chi ci dovrebbe amministrare ma non lo fa: ma non si era detto e c'era pure una legge, come accade in tutti i paesi seri e civili, che poteva restare in Italia solo chi avrebbe dimostrato di avere un lavoro sicuro con tanto di contratto????

Dieci migranti in città - 3 Luglio 2014 - 07:34

Profughi
Una donna che va in quei paesi per ricongiungimento famigliare, per motivi di lavoro deve presentare alle rispettive ambasciate qui in Italia: 1) tutta una serie documenti personalità; 2) assicurazione personale che copra di tutto; 3) dichiarazione del marito, vidimato dal comune dove questo lavora, per autenticarne la veridicità; 4) presentare gli estremi del conto corrente, perché deve dimostrare che può autosostenersi economicamentetto; 5) copia del contratto di lavoro del marito. Trovate qualcosina di strano con gli ingressi che avvengono in Italia? A me sembra tutto uguale, che ne dite?? Che politica di emme!!

Imprese Vco: il 46% salda nei termini - 13 Maggio 2014 - 15:18

Concretezza
La concretezza di un'affermazione si puo' basare anche sul semplice fatto. Faccio degli esempi: Un fatto vissuto è: un'azienda artigiana che ha un debito con te, lo stato ti riconosce la ragione, varie sentenze ti riconoscono la ragione, l'ufficiale giudiziario va dall'artigiano a pignorare dei beni, ma non prende nulla dicendo che l'azienda non ha nulla. Poi l'azienda continua a lavorare e tu ti chiedi: ma come fa a lavorare se non ha nulla? Rimandi l'ufficiale giudiziario, che pignora dei beni, ma vieni successivamente denunciato perché i beni sequestrati non sono dell'artigiano, ma di un suo dipendente. Un altro fatto potrebbe essere un altro artigiano che, quando viene a farsi pagare porta un foglio di carta anonimo con scritto l'elenco dei pezzi e un totale. Un altro fatto potrebbe essere una ragazza presa a progetto che, il giorno in cui se ne va, cancella tutto il lavoro svolto durante il contratto a progetto. Questi sono fatti, dire "qualcuno non paga e gira col macchinone vantandosi che non paga", capisci che non è un fatto, ma uno sfogo?

Movimento Cinque Stelle ecco il programma - 28 Aprile 2014 - 08:41

lavoro
Carissimi 5 Stelle, la mia attenzione va sempre innanzitutto sui programmi per risolvere la "questione lavoro". Mi delude constatare che nemmeno Voi avete notato quanto segue: il lavoro c'è MA E' IL MODO IN CUI VIENE OFFERTO CHE NON VA ED E' SULLE AZIENDE CHE BISOGNA INTERVENIRE CON MANO PESANTE E DECISA. Mi spiego. Le Aziende IPOCRITAMENTE offrono posti per STAGE a tre mesi DOPO PERCORSO FORMATIVO, ad esempio. Sanno già che i candidati sono laureati o diplomati e che piuttosto che niente ACCETTERANNO LO STAGE (IN REALTA' LAVORERANNO COME SCHIAVI) SOTTOPAGATI e senza prospettive. OPPURE, le Aziende "Ingaggiano" neolaureati/diplomati COME CONSULENTI CON PARTITA IVA; sul contratto scrivono "tre giorni settimanali" ma in realtà si lavora a tempo pieno COME SCHIAVI NEL SENSO CHE SONO OBBLIGATI A FARE ANCHE LAVORACCI NON PREVISTI, PERICOLOSI O UMILIANTI, spesso anche sabato e domenica e possono essere lasciati a casa appena alzano la testa per protestare (e questi sono fatti avvenuti). LA PAGA E' ACCETTABILE MA NON HANNO ASSICURAZIONE, NIENTE CONTRIBUTI PENSIONISTICI, NIENTE FERIE e alla fine si riduce ad una paga da miseria: si chiama ASSUNZIONE MASCHERATA. Oppure si lavora A CHIAMATA: l'esercente dichiara di "chiamare" il dipendente quando ha sovrappiù di lavoro e, pena la perdita del lavoro, il dipendente, che va tutti i giorni al lavoro, deve però dichiarare che "è stato chiamato il giorno prima". E' QUESTO LO SCHIFO VERO. Sono le aziende che vanno bastonate affinché rispettino le leggi. Ma loro hanno sempre qualche conoscenza che non solo non fa fare controlli ma che finge di non vedere. Sono abbastanza informata su questa "porcheria" perché ho due figli intorno ai 30 anni e, loro e i loro amici ne stanno passando di tutti i colori per colpa di questi farabutti. VOGLIAMO SMETTERE di FARE GLI IPOCRITI E GLI SFASCIACARROZZE ED INTERVENIRE LA' DOVE SERVE?

Cristina sul patto di stabilità - 30 Marzo 2014 - 10:05

Paolino x la par-condicio. Pantheon della sinistra
Per la par-condicio un elenco dei degni di sinistra. Mi scuso con tutti coloro erroneamente NON inseriti nell'elenco per errore. Per non infierire non sono inseriti tutti i protagonisti dell'affaire MPS (dove risultano volatilizzati alcuni miliardi di euro e poi fanno le pulci sulle cravatte di Cota...) Vittorio «Alvaro» Antonini. Già responsabile della colonna romana Br, coinvolto sequestro Dozier, arrestato nel 1985, è in semilibertà dal 2000. Ogni giorno entra ed esce di prigione per lavorare all'esterno. Presiede l'associazione culturale Papillon-Rebibbia promotrice della protesta che nel 2004 si è allargata a tutte le carceri Ha avuto l'onore di essere convocato a Montecitorio dalla commissione-giustizia per discutere dei problemi delle galere. Silvia Baraldini. Condannata dalla giustizia americana a 43 anni di galera per associazione sovversiva, è uscita per motivi di salute ottenendo, il 27 dicembre 2002, una collaborazione con la giunta Veltroni. A caldeggiare il rinnovo del contratto di consulenza sul lavoro femminile, nel 2003, fu l'assessore Luigi Nieri di Rifondazione comunista. L'associazione delle vittime ha presentato denuncia in procura, ma temo che non abbia molte speranze di essere accolta. Bernardini Rita (dep Pd): condannata nel 2008 a quattro mesi per cessione gratuita di marijuana, pena estinta per indulto. Ovidio Bompressi, condannato a 22 anni di reclusione per l'assassinio del commissario Calabresi, graziato dal presidente della Repubblica su richiesta di personaggi della sinistra, ma anche di due "moderati" come Clemente Mastella dell'UDEUR e Rutelli della Margherita, può già godersi la definitiva libertà. Castagnetti Pierluigi (dep Pd): rinviato a giudizio per corruzione, prescritto. Anna Cotone. Ex bierre del feroce Partito Guerriglia, coinvolta nel sequestro dell'ex assessore dc Ciro Cirillo, arrestata nel 1982, in semilibertà da anni, lavora dal 2002 nella segreteria politica dell'europarlamentare di Rifondazione comunista, Luisa Morgantini. Crisafulli Vladimiro (sen Pd): sotto inchiesta per abuso d’ufficio. D’Alema Massimo (dep Pd): finanziamento illecito accertato, prescritto. Nonché una serie di voli avuti aggratise. Roberto Del Bello. Ex brigatista della colonna veneta, condannato a 4 anni e 7 mesi per banda armata, oggi lavora al Viminale come segretario particolare di Francesco Bonato, sottosegretario agli Interni per Rifondazione comunista. Sergio D'Elia. dirigente di Prima linea, sconta 12 anni di carcere. Liberato e ottenuta la riabilitazione, entra nel partito radicale. Nel 2006 viene eletto alla Camera nella lista della Rosa nel Pugno e diventa segretario d'aula di Montecitorio. Fra polemiche e proteste, ovviamente inascoltate. Alessandra De Luca. Anche lei brigatista nel processo Moro, è in semilibertà da tempo. È stata candidata col partito di Bertinotti alle regionali del Lazio, ma non ce l'ha fatta. Genovese Fracantonio (dep Pd): indagato per abuso d’ufficio. Idem Josefa: ministro governo Letta. dimissionaria per furbate sull’IMU Laganà Maria Grazia (dep Pd): imputata per truffa ai danni dello Stato. Lolli Giovanni (dep Pd): rinviato a giudizio per favoreggiamento , prescritto. Lumia Giuseppe (dep Pd): indagato per diffamazione. Querelato dal suo ex addetto stampa. Luongo Antonio (dep Pd): rinviato a giudizio per corruzione. Lusetti Renzo (dep Pd): condannato a risarcimento per consulenze ingiustificate. Lusi Luigi (Misto-eletto Pd): indagato per appropriazione indebita e calunnia, è attualmente in carcerazione preventiva e resta senatore. Maurizio Jannelli. Già capocolonna romano delle Br, ergastolo per vari crimini (tra cui la strage di via Fani) ha lavorato alla Rai come autore a partire dal 1999. Per il Tg3 ha seguito «Il mestiere di vivere», «diario Italiano», «Residence Bastogi», fa parte dello staff della trasmissione sportiva «Sfide». Ha scritto «Princesa», libro su un transessuale suicida. Dal 2003 è in condizionale. Filippo Penati: braccio destro di Bersani. Membro di quello che la magistratura def

Solidarietà ai lavoratori della piscina Comunale - 21 Marzo 2014 - 16:17

Flessibilità
Il gestore, in un intervista su "La Stampa" ha dichiarato che per assumere aspetta normative che inseriscono forme più FLESSIBILI di contratto di lavoro. Ma più flessibile di così! VERGOGNA!
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